30 e 31 Maggio 2015
Mostra e processo produttivo del baco da seta, spettacoli, intrattenimento.
LA FESTA DELLA FILATURA
La manifestazione, unica in provincia e rarissima in tutta Italia, è basata sulla ricostruzione storica della tradizione popolare paesana che ha segnato tra il 1850 e il 1950, un momento importante della crescita sociale ed economica del territorio salzanese grazie alla presenza di uno dei primi insediamenti produttivi della zona che trasformò profondamente la società rurale basata sull’agricoltura in una società operaia ed artigiana del primo periodo industriale.
L’allevamento del baco da seta, che fu in quegli anni una vera e propria cultura di vita locale, viene tuttora ricordato in paese grazie alla presenza di numerose filandere che testimoniano la tradizione popolare di quel periodo e rappresenta un momento di grande interesse e curiosità da parte della didattica scolastica e dei molti visitatori che possono ricordare ed ammirare l’arte dell’allevamento del baco e della produzione della seta.
La Festa della Filatura, che si avvale del patrocinio della Regione Veneto, del Comune di Salzano e dell’Unpli provinciale, gode della ormai consolidata collaborazione della Sezione Bachicoltura dell’Istituto Sperimentale sull’Agricoltura dell’Università di Padova per l’allestimento delle mostre sulla filatura.
La manifestazione privilegia l’aspetto storico-culturale e l’intrattenimento nonché la parte gastronomica, che valorizzerà piatti della tradizione popolare del tempo.
Verranno collocati all’interno del cortile della ex Filanda Romanin-Jacur alcuni punti di dimostrazione pratica dell’intero ciclo produttivo della seta, dalla gelsicoltura e bachicoltura, alla “trattura” del filo di seta dal bozzolo, alla tessitura e colorazione della seta. La mostra di attrezzature dell’epoca della lavorazione della seta e le mostre fotografiche e di documentazione storica saranno invece ospitate all’interno del museo della Filatura. Quest’ultima struttura non è altro che la prima parte restaurata dell’intero complesso “ex filanda” tuttora oggetto di recupero da parte dell’amministrazione comunale.
Lo sfondo settecentesco della ex Villa Romanin-Jacur, ora sede municipale, creerà una coreografia suggestiva a questo importante appuntamento con la storia e la tradizione popolare Veneta.
Le rappresentazioni folcloristiche e le mostre di contorno saranno rigorosamente riferite all’epoca in questione. Si stima che la presenza di pubblico e visitatori nell’arco della manifestazione superi abbondantemente le 10.000 persone.