RICETTA

Sformato di radicchio al domino

INGREDIENTI PER 10 PERSONE
500 g di Radicchio Variegato Castelfranco
100 g di zucchero
180 g di burro
poco zenzero
800 g di ricotta
1/2 lt di crema pasticcera
100 g di granella nocciola
150 g di biscotti secchi
150 g di cioccolato fondente
150 g di cioccolato bianco
250 g di panna montata alla vaniglia

TABELLA NUTRIZIONALE
Protidi 21,7 – Lipidi 22,3
Glucidi 1,3
Kcal 293,6
Kilojoul 1228,4

Dessert d’effetto, prezioso e succulento, ma anche facile da preparare. Si tratta di uno sformato di ricotta, cotto in forno e poi intiepidito, ricostruito nel piatto dopo averlo ricoperto di cioccolato bianco e nero. Un gioco di colori caratteristico del domino.

  • Categoria: Dessert
  • Radicchio: Variegato di Castelfranco
  • Preparazione: 60 minuti
  • Cottura: 40 minuti
  • Difficoltà: media

PREPARAZIONE
Mondate e lavate con molta cura il radicchio. Tritatelo finemente e saltatelo in padella con 100 g di burro, lo zucchero e lo zenzero fino a ottenere una marmellata asciutta e profumata.Confezionate la crema pasticcera e aggiungetevi alla fine metà granella di nocciole e la ricotta setacciata. Unite poi il composto, compatto ma soffice al radicchio cotto.

Distribuite il preparato in dieci cocottine in precedenza imburrate e spolverate con biscotti secchi grattugiati. Infornate e cucinate a 180° per 30′. Togliete dal forno e lasciare intiepidire.

Nel frattempo fate fondere separatamente i cioccolati a bagnomaria prestando attenzione che non entri acqua nel contenitore.

Tagliate lo sformato in quarti e glassatene ogni spicchio con i due fondenti. Disponete il dessert sui piatti da dessert alternandone i colori; cospargete infine con la granella di nocciole e decorate con piccoli spuntoni di panna montata.

Lo sformato potrà essere confezionato anche il giorno prima, ma prima del suo utilizzo dovrà essere intiepidito.

Irene Noemi Zalamena allieva I.P.S.S.A.R. ”G. Maffioli”, Castelfranco Veneto membro Under 21 Nazionale Italiana Cuochi FIC

VINI CONSIGLIATI
Ronco dell’Abbazia Abbazia di Rosazzo. Dolcezza, aromaticità, struttura del piatto in analogia con il vino dolce, armonico ed elegante